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Gabriele Salvatores

Regista, Sceneggiatore

 

Biografia di Gabriele Salvatores

Premio Oscar con “Mediterraneo”, Gabriele Salvatores è un grande regista e sceneggiatore italiano che ama sperimentare e mettersi sempre in gioco.
Nato a Napoli il 30 luglio del 1950, fin da piccolissimo si trasferisce a Milano con i genitori e la sorella Donatella. Il suo primo approccio al mondo dello spettacolo avviene tramite il teatro. Nel 1972 fonda, insieme a Ferdinando Bruni, il Teatro dell’Elfo a Milano dove dirige tantissime rappresentazioni d’avanguardia. Tra alcune: “Comedians” del 1985 con Silvio Orlando, Claudio Bisio e Paolo Rossi, e “Chiamatemi Kowalski” del 1987 con Paolo Rossi. L’esperienza teatrale lo ispira nei suoi primi film: “Sogno di una notte di mezza estate” (1983), tratto dall’omonima commedia shakespeariana, e “Kamikazen – Ultima notte a Milano”, tratto dalla pièce “Comedians” di Trevor Griffith. 
Nel 1989 lascia il teatro per dedicarsi al cinema. A questo stesso anno risale il film “Marrakech Express”, da cui ha inizio la sua “trilogia sulla fuga” che, dopo “Turné” (1990), culmina con “Mediterraneo” (1991). “Marrakesh Express” racconta di quattro reduci del Sessantotto che decidono di intraprendere un viaggio nel deserto per aiutare un amico arrestato in Marocco. I protagonisti, la coppia Diego Abatantuono (con cui Salvatores possiede e gestisce la società di produzione “Colorado” e di cui sposa l’ex – moglie) e Fabrizio Bentivoglio tornano a farsi dirigere dallo stesso regista anche nei film successivi. In “Turné” Abatantuono e Bentivoglio sono protagonisti di un triangolo amoroso, a cui si aggiunge Laura Morante. Nel 1990 Salvatores è anche regista dell’unico videoclip girato dal cantautore Fabrizio De André per la canzone “La domenica delle salme”.
Nel 1991 arriva la consacrazione internazionale con “Mediterraneo”, Premio Oscar nel 1992 nella categoria Miglior Film Straniero. La storia, ambientata nell’isoletta greca di Syrna durante la seconda guerra mondiale, racconta di soldati italiani che, finita la guerra, non vogliono tornare a casa perché sanno che non c’è nessuno ad aspettarli. Oltre all’Oscar, il film vince tre David di Donatello (regia, montaggio e suono) e un Nastro d’Argento per la regia. 
Nel 1992 Salvatores prosegue idealmente la “trilogia della fuga” con “Puerto Escondido”, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Pino Cacucci, con Diego Abatantuono, affiancato questa volta da Claudio Bisio. I temi ricorrenti e cari al regista sono sempre gli stessi: l’amicizia tra gli uomini, il viaggio, la fuga da una realtà che non si comprende o non si vuole accettare, la nostalgia del gruppo.
Nel 1993 dirige l’attore Silvio Orlando nella pellicola di minor successo, “Sud”, tentativo di denuncia della situazione degli emarginati e dei disoccupati in Italia. Nel 1997 inizia la sua sperimentazione narrativa cimentandosi in un genere nuovo con il film fantascientifico “Nirvana”. Ambientata in una metropoli nel 2005, questa è la prima pellicola italiana ad alto livello di fantascienza e con un alto budget che attira nel cast, oltre agli attori di sempre (Abatantuono, Bisio, Rossi, Alberti e Orlando), anche Christopher Lambert. Seppur non perfettamente riuscito, il film è l’inizio di una sperimentazione narrativa per mettersi alla prova e tentare di uscire dai tradizionali clichè del cinema italiano.
Negli anni successivi Salvatores continua a sperimentare. Nel 2000 realizza “Denti” , tratto da un romanzo di Domenico Starnone, nel quale il protagonista, Sergio Rubini, affiancato da Paolo Villaggio, dopo un litigio con la moglie che gli rompe i denti tramite il lancio di un posacenere di cristallo, si ritrova a peregrinare tra studi dentistici, in un viaggio mentale di ricordi e fantasmi del passato. Nel 2002 Salvatores affida a Rubini anche il ruolo da protagonista in “Amnèsia”, ambientato ad Ibiza, dove si intrecciano le storie di personaggi in fuga dal malessere esistenziale. Accanto a Rubini, vediamo, ancora una volta sotto la direzione di Salvatores, Abatantuono e una giovanissima Martina Stella.
Nel 2003 il regista si distacca dal lavoro precedente realizzando in uno stile del tutto nuovo “Io non ho paura”, la trasposizione cinematografica, apprezzata e di grande successo, dell’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Il film gli vale una nuova nomination agli Oscar e un Gattopardo d’Oro – Premio Luchino Visconti. L’anno successivo fonda insieme agli scrittori Sandrone Dazieri e Maurizio Totti, la collana narrativa “Colorado Noir”. Dal romanzo di una delle scrittrici di questa collana, Grazie Verasani, Salvatores si cimenta anche nel genere “nero” realizzando il film “Quo vadis, baby?” (2005) con l’attrice e musicista Angela Baraldi e Gigio Alberti. Nel 2008 un’omonima miniserie con grande parte degli interpreti del film viene anche mandata in onda su Sky Italia. Nello stesso anno adatta su grande schermo un altro romanzo di Niccolò Ammaniti, “Come Dio comanda”, una storia che tratta il rapporto problematico tra un padre (Filippo Timi) e un figlio e in cui si assiste ad una grandiosa performance di Elio Germano nei panni del matto della città.
Nel 2010 il regista riflette sulla vita e il teatro, la realtà e la finzione, riportando sul grande schermo la commedia teatrale, di stile pirandelliano, di Alessandro Genovesi: “Happy Family”. In questa circostanza Salvatores dirige un cast corale costituito da Fabio De Luigi, Margherita Buy, Valeria Bilello, Carla Signoris e l’affiatata coppia Abatatuono – Bentivoglio con una reminiscenza al viaggio in Marocco, intrapreso insieme alcuni anni prima (“Marrakech Express”).
Nel 2013 Salvatores si mette ancora in gioco nell’ adattamento cinematografico del difficile romanzo di Nicolai Lilin, “Educazione siberiana”. Ambientato in Russia negli anni delicati compresi tra il 1985 e il 1995, il film racconta una storia d’amicizia tra Kolima e Gagarin cresciuti nel rispetto di un rigido codice d’onore seguito dall’etnia siberiana, i cui membri si definiscono “criminali onesti”. Con questa pellicola il regista riporta sul grande schermo la sua vera idea di cinema costituita da storie epiche e personaggi intensi e forti, dirigendo un cast internazionale, capitanato da John Malkovich, affiancato da giovani attori esordienti: Arnas Fedaravičius (Kolima), Vilius Tumalavičius (Gagarin) ed Eleanor Tomlinson, già vista nel film “L’illusionista” (2007).

Gabriele Salvatores
Data di nascita: 30/07/1950
Paese: Italia
Città: Napoli


 

 


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